Free press e traffico

Lungo il tragitto giornaliero per giungere al lavoro, nel tratto piu’ critico (per chi e’ di Torino, corso potenza angolo corso regina margherita) da qualche settimana staziona una ragazza che distribuisce copie di uno di quei giornali gratuiti (nel caso “Leggo”).

E sempre piu’ spesso gli assetati lettori di notizie (gratuite) pur di non perdere la propria meritata copia non esitano a fermarsi di botto per allungare la mano e ricevere il sospirato giornale, incuranti del semaforo (generalmente sul verde) e delle macchine in accelerazione che li seguono.

Non penso che sia sete di cultura.. : stranamente, il ragazzo che vende La Stampa (ok, e’ di poco meglio delle free press) piazza una copia ogni circa 20 regalate dalla ragazza (che non e’ nemmeno carina, quindi e’ da escludere la motivazione di genere). Penso che sia piuttosto l’effetto “buffet” – come ai ricevimenti, tutto quello che e’ gratis e’ buono per definizione, e l’importante e’ riempirsi la panza (o la testa) con quello che viene offerto, incuranti della qualita’. Purche’ sia gratis.