La stupidita’ del gregge

Su Community of Minds c’e’ un breve ma illuminante articolo sulla neurobiologia delle masse:

History is replete with examples of social organizations, whether a business or a nation, that failed to perceive the realities of a changing environment and didn’t adapt in time to prevent calamity.

Quando siamo concentrati su di un compito, la mente non e’ in grado di cogliere segnali dal contesto circostante che non siano in linea con gli scopi dell’attivita’ di quel momento (esperimento squadra di baseball), e attivamente (razionalmente) rifugge da ogni elemento che potrebbe compromettere la ricompensa che sta alla base della motivazione delle azioni.

Ci si rifiuta quindi di prendere in considerazione elementi sensoriali che giungono dall’ambiente e che se analizzati potrebbero portare a disillusione,a ripensamento/annullamento della propria identita’. Quindi si preferisce fare “orecchie da mercante” e perseguire nella propria attivita’ per non provare dolore, per non perdere (sul momento).

Aggiungerei di mio che se a piene mani non si colgono in pieno su di se’ i segnali che giungono dal contesto/mondo, allora limitiamo le perdite nell’immediato ma nel medio/lungo ci distruggiamo. Azzardo quindi un legame con il detto del Vangelo: ..chi non prende la sua croce e non mi segue, non e’ degno di me (Mt 10,37).