Libro: L’attentatrice

Capita alle volte di trovare delle perle di libro. Capita alle volte, e sovente, che non siano tra quelli spinti e appoggiati da massicce operazioni di marketing delle case editrici. Capita, infine alle volte, che eventi di attualita’ si incrocino con storie simili, se non identiche.

E cosi’, in queste giornate di riposo natalizie, ho trovato in biblioteca e letto con avidita’ a casa questo bel libro di Yasmina Khadra (pseudonimo per uno scrittore maschile), L’Attentatrice. Un arabo da anni “naturalizzato” in Israele scopre tragicamente che la propria moglie e’ una kamikaze: e il racconto segue la scoperta, scandagliando gli animi di ebrei ed arabi, sollevandone motivazioni e comprensioni senza propendere per una fazione o l’altra. Di tragica attualita’, appunto – in questi giorni di bombardamenti a Gaza.

L’attentatrice e’ uno di quei (rari) testi che allo sviluppo del racconto originale unisce descrizioni profonde e coinvolgenti degli stati d’animo, facendole accompagnare anche da perle di poesia sparse qua e la’ nel testo.

Magistrale questo pezzo sullo stato d’animo che prende quando rimaniamo spiazzati da qualcosa di inaspettato:

Pensiamo di sapere. Allora abbassiamo la guardia e facciamo come se tutto andasse per il meglio. Con il tempo finiamo per non prestare piu’ attenzione alle cose come si dovrebbe. Siamo fiduciosi. Cosa possiamo
volere di piu’? La vita ci sorride, a anche la sorte. Amiamo e siamo amati. POssiamo realizzare i nostri sogni. TUtto va bene, tutto ci arride… Poi inaspettatamente, il cielo ci cade sulla testa. Una volta a terra ci accorgiamo che la vita, tutta la vita – con i suoi alti e bassi, le sue fatiche e le sue gioie, le sue promesse e i suoi fallimenti – e’ attaccata a un filo inconsistente e impercettibile, simile a quello di una ragnatela. D’un tratto il minimo rumore ci spaventa e non abbiamo piu’ voglia di credere a nulla. Vogliamo solo serrare gli occhi e non pensare piu’ a niente.

E briciole di poesia come questa:

“certi che il giorno che sorge, come quelli che l’hanno preceduto,
non sapra’ illuminare a sufficienza il cuore degli uomini.”.